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Una Spanna sopra

BI / VC / NO

In Alto Piemonte il nebbiolo è localmente detto Spanna. La zona possiede un ambiente pedoclimatico e dei terroirs particolarmente vocati per questo tipo di vitigno e si producono ben 7 doc e 2 docg basati principalmente su queste uve.

L'intento di questo itinerario è di guidarvi alla degustazione dei principali nebbioli della zona, conoscendone il terroir, i produttori e le località da cui hanno origine.

1.

Per bere il primo calice della giornata è necessario raggiungere Lessona, piccolo Comune a pochi chilometri di distanza da Biella. Seguiamo la SP300 e svoltiamo a sinistra in corrispondenza dell'indicazione. Il Lessona è una doc anche detta "vino d'Italia", perché fu scelto dal Ministro delle finanze Quintino Sella, al posto dello champagne, per brindare all'unità d'Italia dopo la presa di Roma nel 1870. E Sella è anche il nome della Tenuta dove ci dirigiamo, che produce vino dal 1671 e oggi rappresenta un'eccellenza della viticoltura a livello nazionale. Bevendo il Lessona, assimiliamo anche il suo terroir, composto da sabbie plioceniche di deposito marino, con porfidi rossi di origine vulcanica e presenza di sabbie e argille di origine marina.

2.

Ripartiamo in direzione est proseguendo fino a Roasio, dove svoltiamo in direzione Sostegno. La seconda tappa è presso un'azienda vitivinicola piccola e forse poco conosciuta, ma che punta molto sulla qualità e sul territorio: Antoniotti. Aderente al consorzio Vini Veri e quindi convinto sostenitore dei processi naturali, questo produttore imbottiglia le doc "Coste della Sesia" e "Bramaterra". Vini di grande personalità, soprattutto il Bramaterra che è dotato di eleganza, struttura ed una forte sapidità. Degustateli entrambi ed iniziate i raffronti con quanto precedentemente assaggiato, tenendo presente il terroir: qui i vigneti poggiano su rocce di porfido, con ricchezza di sali minerali.

3.

Si ritorna sulla strada principale, per sconfinare nella provincia di Vercelli ed entrare in Gattinara. L'omonimo vino docg è qui motore trainante di molteplici aziende, che è possibile visitare per l'acquisto o la degustazione. Le più meritevoli sono ad esempio Antoniolo, Travaglini, Nervi e Azinvino. In centro è presente anche l'Enoteca regionale, dove si trovano bottiglie "locali" ma anche di altri vini della zona, a prezzi economicamente vantaggiosi.
Dal colore rosso granato con leggere sfumature aranciate, il Gattinara al naso risulta fine, gradevole, speziato con lievi sentori di viola; Il sapore è asciutto, armonico, con caratteristico fondo amarognolo; invecchia per un minimo di 35 mesi di cui almeno 24 in legno. Per quanto riguarda il terroir, nelle colline circostanti il suolo è basalto di formazione vulcanica, con una grande presenza di minerali (porfidi quarziferi) ed alta acidità.

Fonte: travaglinigattinara.it

4.

Attraversando il fiume Sesia, si entra nella provincia di Novara e salendo la collina in breve si arriva a Boca, dove a circa 400 metri di altitudine nasce l'omonima doc composta per l'85% da Nebbiolo e per il restante 15% da Vespolina (vitigno locale). Si può descrivere come vino pieno ed espressivo, con aromi di violetta, frutti di bosco maturi e melograno che sfumano nella liquirizia e nel tabacco. Il terreno che lo origina è porfido di vulcanico, ghiaioso in superficie. Il suggerimento è di visitare l'azienda Le Piane ed i suoi vitigni, non solo per la cura e la bellezza che denotano, ma anche per la storia e la filosofia del loro illuminato proprietario.

 

5.

Da Boca si scende in direzione di Novara e si raggiunge Ghemme, ultima tappa del nostro itinerario enoico. Nonostante i pochi chilometri percorsi, troviamo qui un suolo ancora differente: terrazzamenti composti da detriti di origine fluvio-glaciale che nel corso dei millenni sono stati depositati dai ghiacciai che un tempo coprivano tutta la Valsesia. Presso Antichi Vigneti di Cantalupo potrete trovare alcuni dei migliori vini prodotti qui. Il Ghemme Docg è tannico, strutturato, complesso. Ha profumo caratteristico di violette, con sentori speziati, etereo e di liquirizia. Il consiglio è di provarlo abbinato a piatti che ne esaltino le qualità: arrosti di carne rosse, brasato al Ghemme o formaggi stagionati. Concludete quindi in bellezza la giornata recandovi (su prenotazione) all'Agriturismo Il Cavenago: una villa seicentesca situata sulla collina dotata di ottima lista vini e specialità culinarie tipiche.

Fonte: ilcavenago.it