Un itinerario dedicato a chi ama il vino, ma non si accontenta di berlo.
Perchè per apprezzarlo davvero è necessario conoscere la terra e le persone che l'hanno fatto nascere.

Il nostro itinerario parte da Gattinara, piccola città in provincia di Vercelli che dà il nome all'omonimo pluripremiato vino docg prodotto sui colli circostanti.
1.
Il punto di partenza si raggiunge facilmente: dall'uscita autostradale di Ghemme / Romagnano Sesia, seguendo le indicazioni per circa 7 km. Giunti a Gattinara si attraversa la ferrovia all'altezza del passaggio a livello e si risale la strada che porta alla torre delle Castelle, un punto già panoramico dove lasciare l'auto. Si prosegue sulla sterrata che attraversa rigogliosi vigneti entrando poi nel bosco e si raggiunge la dorsale. Questo sentiero Prende il nome dall'eretico "Fra Dolcino", che in località Pian di Cordova si sarebbe accampato con i suoi seguaci e che avrebbe percorso questa dorsale prima di inoltrarsi nell'alta Val Sesia.
Svoltando poi a destra si raggiunge con una breve deviazione il Castello di S.Lorenzo.
Per altri itinerari e destinazioni, si rimanda al sito CAI.
2.
Ridiscesi al paese, si raggiunge il centro storico, dal momento che è probabilmente giunta l'ora di mettere qualcosa sotto i denti. Un ottimo suggerimento è scegliere l'osteria con cucina tipica "La Brioska". Il menù cambia quasi giornalmente, a seconda della stagione e della disponibilità di materie prime fresche che vengono acquistate esclusivamente in loco. La cucina è quella tradizionale piemontese: diversi assaggi di antipasti, paste fresche ripiene, zuppe, risotti tra i quali il risotto al Gattinara. Tra i secondi bolliti misti, stufati, bagna cauda e le ottime carni di scottona piemontese. Formaggi locali e dolci di rigorosa produzione propria. Accurata selezione di vini d.o.c, d.o.c.g. e riserva di tutti i produttori gattinaresi.
3.
Nel pomeriggio, si va ad approfondire la conoscenza del vino prodotto nelle zone circostanti. Si inizia con la visita ad una delle aziende più eccellenti, come ad esempio Travaglini, Nervi o Azinvino. Si prosegue con una sosta all'Enoteca regionale, dove si trovano bottiglie "locali" ma anche di altri vini della zona, a prezzi economicamente vantaggiosi.

Alcuni cenni sul Gattinara Docg:
ottenuto con uve provenienti dai vigneti aventi la seguente composizione ampelografica: Nebbiolo (Spanna) dal 90 al 100%. Possono concorrere alla produzione di detti vini anche le uve provenienti da vitigni: Vespolina per un massimo del 4% e/o Uva Rara, purché complessivamente non superino il 10% del totale.
Colore: rosso granato con leggere sfumature aranciate;
Profumo: fine, gradevole, speziato con lievi sentori di viola;
Sapore: asciutto, armonico, con caratteristico fondo amarognolo;
Invecchiamento:“Gattinara”, minimo 35 mesi di cui almeno 24 mesi in legno. “Gattinara Riserva”, minimo 47 mesi di cui almeno 36 mesi in legno.

4.
Se vi restano tempo ed energia, c'è spazio per un'ultima tappa.
Tornando verso il casello autostradale ed oltrepassandolo di poche centinaia di metri, troviamo Casafrancoli, showroom delle Distillerie Luigi Francoli e dell’Azienda vitivinicola Torraccia del Piantavigna. Si tratta di un punto di riferimento per la degustazione e l’acquisto di grappe, distillati, liquori e vini di qualità. All'interno è presente anche la Biblioteca Internazionale dell’Acquavite e del Liquore.
Qui si conclude il nostro percorso. Ricordiamo però che Gattinara e Ghemme offrono ben più di quanto raccontato.
Aziende vinicole, strutture di accoglienza e punti di interesse storici sono molti, il consiglio è quindi di estendere o modificare l'itinerario in base alle vostre preferenze o suggestioni.
AP
P.s. Non dimenticare di postare le tue foto con l'hashtag #altopiemonte